17 febbraio 2024

La Via Crucis

La Via Crucis (dal latino, Via della Croce - anche detta Via Dolorosa) è un rito con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. 

Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi o alla tradizione francescana.

Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.

Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva. Sul finire del XIV secolo, si ha una delle prime attestazioni della Via Crucis fuori dalla Terra Santa: il frate domenicano Alvaro da Cordova introduce questa pia pratica nel suo convento.

Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici "quadri" disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.

Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.

La collocazione delle stazioni all'interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme.

Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa", o almeno di una sequenza murale interna. Il numero e nomi delle stazioni cambiarono radicalmente in diverse occasioni nella storia della devozione, sebbene l'elenco corrente di quattordici stazioni ora sia quasi universalmente accettato. L'ordine lungo le pareti non segue una regola precisa, può infatti essere indifferentemente orario o antiorario. Secondo un documento della diocesi di Nanterre "l'ordine più diffuso è quello antiorario, ma non c'è una regola generale".

Gesù a Suor Faustina Kowalska:
"Non negherò nulla all'anima che Mi prega in nome della Mia Passione.  Un 'ora di meditazione sulla Mia dolorosa Passione ha un merito maggiore di un anno intero di flagellazioni a sangue."

La Via Crucis nelle memorie di Santa Faustina Kowalska, riportate nel Diario di Suor Faustina.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Prima di meditare sulla Passione di Gesù, riconosciamoci umilmente peccatori dinanzi a Dio.

Preghiera introduttiva: Signore Misericordioso, mio Maestro, Vo­glio seguirTi fedelmente, Voglio imitarTi nella mia Vita in modo sempre più perfetto. Per questo Ti chiedo di concedermi attraverso la meditazione della Tua Passione la grazia di una sempre maggiore compren­sione dei misteri della vita spirituale. Maria, Madre di Misericordia, sempre fe­dele a Cristo, conducimi sulla via della Pas­sione dolorosa di Tuo Figlio e intercedi per me le grazie necessarie perché questa Via Crucis sia fruttuosa.

“Appena spirasti, Gesù, scaturì per le anime una sorgente di vita e si apri un mare di misericordia per il mondo intero. O Sorgente di Vita, insondabile Misericordia Di­vina, abbraccia il mondo intero e riversati sopra di noi!”

Stazione I - Gesù condannato dal Sinedrio.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«I gran sacerdoti e l'intero Sinedrio cer­cavano una falsa testimonianza contro Gesù per condannarlo a morte e non ne trovarono, nono­stante che si fossero presentati molti falsi testi­moni» (Mt 26, 59 - 60).

Gesù: «Non meravigliarti se qualche vol­ta vieni sospettata ingiustamente. Io per primo, per amor tuo, ho bevuto quel calice di sofferenze ingiuste. Quando ero davanti ad Erode, im­ploravo per te la grazia, che tu sappia innalzarti sopra il disprezzo u­mano e sappia seguire fedelmente le Mie orme».

S. Faustina: «Siamo sensibili alle parole ed in­tendiamo rispondere subito con sensibilità, e non consideriamo se sia volontà di Dio che noi rispon­diamo. «L'anima silenziosa è forte; nessu­na avversità le reca danno, se persevera nel silenzio. «L’anima silenziosa è idonea alla più profonda unione con Dio».

Gesù misericordioso, aiutami a saper accettare o­gni giudizio umano e non lasciare che mai Ti con­danni a morte nella persona del mio prossimo. Padre nostro.

Stazione Il - Gesù prende la croce sulle spalle.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fe­ce flagellare. E i soldati intrecciarono una co­rona di spine, gliela posero sul capo, lo rivesti­rono di un mantello purpureo e, avanzandosi verso di lui, dicevano: "Salve, re dei Giudei!" Gesù uscì, portando la corona di spine e il man­tello purpureo. E Pilato disse loro: "Ecco l'uo­mo!". Nel vederlo, i sommi sacerdoti e le guar­die gridarono: "Crocifiggilo! Crocifiggilo!"» (Gv 19, 19).

Gesù: «Non aver paura delle sofferenze. Io sono con te. Quanto più ami la sofferenza, tanto più puro sarà il tuo amore verso di Me».

S. Faustina: «Gesù, Ti ringrazio per le piccole croci quotidiane, per le contrarietà che incontro nelle mie iniziative, per il peso della vita comunitaria, per l'interpretazione distorta delle mie intenzioni, per le umiliazioni che provengono dagli altri, per il comportamento aspro verso di noi, per sospetti ingiusti, per la salute cagionevole e per le forze che vengono meno, per il ripudio della mia volontà, per l'annientamento del mio proprio io, per il mancato riconoscimento in tutto, per gli im­pedimenti posti a tutti i miei progetti».

Gesù misericordioso, insegnami ad apprezzare la fatica della vita, la malattia, ogni sofferenza e a portare con amore questa croce quotidiana. Padre nostro.

Stazione III - Gesù cade per la prima volta.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Noi tutti eravamo sperduti come un greg­ge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Si­gnore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti (...) Egli portava il peccato di molti, e in­tercedeva per i peccatori» (Is 53, 6, 12).

Gesù: «Le colpe involontarie delle anime non impediscono il Mio amore (...) né Mi sono d'ostacolo nell'unirMi ad esse; invece, le colpe anche quelle più piccole, ma volontarie, ostacolano le Mie grazie, e non posso colmare tali anime dei Miei doni».

S. Faustina: «O mio Gesù, sono tanto propensa al male e questo mi costringe ad una vigilanza continua su di me, ma nulla mi scoraggia, ho fiducia nella grazia di Dio, che abbonda dov'è la più grande miseria».

Gesù misericordioso, proteggimi da ogni, anche la più piccola, ma Volontaria e consapevole infedeltà. Padre nostro.

Stazione IV - Gesù incontra sua Madre.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

“Ecco, questi è posto per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e per segno di con­traddizione, e a te stessa una spada trapasserà l'anima” (Lc 2, 34-35).

Gesù: «Sebbene tutte le opere che sorgono per Mia volontà siano esposte a grandi sofferenze, tuttavia considera se ce n’è stata mai qualcuna di esse esposta a maggiori ostacoli dell'o­pera direttamente Mia, 1’opera del­la Redenzione. «Non devi preoccuparti troppo del­le contrarietà».

S. Faustina: «Vidi la Santissima Vergine indi­cibilmente bella che (...) si avvici­nò a me (...) mi strinse a Sé e mi disse queste parole: «(...) Sii coraggiosa; non temere gli ostacoli ingannevoli, ma consi­dera attentamente la Passione di Mio Figlio ed in questo modo vin­cerai».

Maria, Madre di Misericordia, stai accanto a me sempre, soprattutto nella sofferenza, così come stavi sulla Via Crucis di Tuo Figlio. Padre nostro.

Stazione V - Gesù è aiutato da Simone di Cirene a portare la croce.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Mentre lo conducevano via presero un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, e lo caricarono della croce affinché la portasse dietro a Gesù» (Lc 23, 26).

Gesù: «Permetto (...) le contrarietà per aumentare i suoi meriti. Do la ri­compensa non per il risultato posi­tivo, ma per la pazienza e la fatica sopportata per Me».

S. Faustina: «O mio Gesù, Tu non dai la ricom­pensa per il successo dell'opera, ma per la volontà sincera e per la fatica sostenuta; per questo sono piena­mente tranquilla, anche se tutte le mie iniziative ed i miei sforzi venissero annullati o non fossero mai realizzati. Se avrò fatto tutto ciò che è in mio potere, il resto non è affar mio».

Gesù, mio Signore, che ogni pensiero, parola, azione siano fatte solo per amore Tuo. Purifica le mie intenzioni. Padre nostro.

Stazione VI - Veronica asciuga il volto di Gesù.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Non ha apparenza né bellezza così da attirare i nostri sguardi, non splendore perché ce ne possiamo compiacere. «Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori, che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato, e non ne avevamo alcuna stima» (Is 53, 2 - 3).

Gesù: «Sappi che tutto ciò che fai di buono per qualsiasi anima lo accetto come se lo avessi fatto a Me stesso».

S.Faustina: «Un grande amore trasforma le pic­cole cose in cose grandi e solo l'amore dà valore alle nostre azioni».

Signore Gesù, mio Maestro, fa' che i miei occhi, le mie mani, le mie labbra, il mio cuore…siano misericordiosi. Trasformami in misericordia. Padre nostro.

Stazione VII - Gesù cade per la seconda volta.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Egli si è addossato i nostri dolori e noi lo abbiamo ritenuto castigato, percosso da Dio e umiliato» (Is 53, 4).

Gesù: «La causa delle tue cadute dipende dal fatto che conti troppo su te stes­sa e ti appoggi troppo poco su di Me. Sappi che da sola non puoi fa­re nulla. Senza un Mio aiuto particolare, non sei nemmeno capa­ce di ricevere le Mie grazie».

S. Faustina: «Gesù, non lasciarmi sola nella sofferenza. Tu, Signore, sai quanto sono debole, sono un abisso di miseria, sono il nulla stesso. Perciò, che c'è di strano se mi lasci sola e cado? «Per questo, o Gesù, devi stare continuamente con me come una madre presso un bambino debole e anche di più».

Che la Tua grazia mi fortifichi, o Signore, affinché io non cada sempre negli stessi errori; e quando cadrò, aiutami a rialzarmi e a cantare la Tua misericordia. Padre nostro.

Stazione VIII - Gesù incontra le donne di Gerusalemme.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne, che facevano cordoglio e lamento su di lui. Ma, volgendosi ad esse, Gesù disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli” (Lc 23, 27-28).

Gesù: «Oh, quanto Mi é gradita la fede vi­va! (469) Desidero che nel momento presente ci sia in voi più fede».

S. Faustina: «Prego ardentemente il Signore che si degni di fortificare la mia fede, affinché nelle grigia vita quotidiana non mi regoli secondo considera­zioni umane, ma secondo lo spirito. Oh, come tutto attira l'uomo verso la terra! Ma una fede viva mantiene l'anima in una sfera più alta ed assegna all'amor proprio il posto che gli spetta, cioè l'ultimo».

Signore Misericordioso, Ti ringrazio per il santo Battesimo e la grazia della fede. Di nuovo grido: Signo­re, credo in Te, rafforza la mia fede! Padre nostro.

Stazione IX - Gesù cade per la terza volta.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Maltrattato, si lasciò umiliare e non apri la sua bocca; era come un agnello condotto al ma­cello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non apri la sua bocca. Ma al Signore è pia­ciuto prostrarlo con i dolori» (Is 53, 7.10).

Gesù: «Sappi che l'ostacolo più grande alla santità è lo scoraggiamento e l'inquietudine ingiustificata, che ti toglie la possibilità di esercitarti nelle virtù. (...) Io sono sempre disposto a perdonarti. Ogni volta che Me lo chiedi, esalti la Mia misericordia».

S. Faustina: «O mio Gesù, nonostante le Tue grazie, sento e vedo tutta la mia miseria. Comincio la giornata lottando e la termino lottando. «Appena rimuovo una difficoltà, al suo posto ne sorgono dieci da supe­rare, ma non m'affliggo per questo, poiché so bene che questo è il tem­po della lotta, non della pace».

Signore Misericordioso, Ti offro ciò che è sol­tanto mio, cioè il peccato e la debolezza umana. Ti supplico che la mia miseria scompaia nella Tua infinita misericordia. Padre nostro.

Stazione X - Gesù spogliato delle vesti.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«I soldati, poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi toc­ca”. Così s'adempiva la scrittura» (Gv 19,23-24).

S. Faustina: «Gesù si è presentato improvvisa­mente davanti a me privo delle vesti, coperto di piaghe su tutto il cor­po, con gli occhi inondati di sangue e di lacrime, col volto deturpato, coperto di sputi. D'un tratto il Signore mi ha detto:»

Gesù: «La sposa deve essere simile al suo Sposo».

S. Faustina: «Compresi queste parole fino in fondo. Qui non c'è possibilità di al­cun dubbio. La mia somiglianza con Gesù deve avvenire attraverso la sofferenza e l'umiltà».

Gesù silenzioso e dal Cuore umile, trasforma il mio cuore secondo il Tuo. Padre nostro.

Stazione XI - Gesù è crocifisso.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«I passanti lo insultavano scrollando la te­sta e dicendo: "Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso; se sei Figlio di Dio scendi dalla croce!" «Similmente anche i sommi sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, se ne facevano bef­fe, dicendo: "Salvò altri e non può salvare se stesso! (...) Ha confidato in Dio, lo liberi Dio a­desso se gli vuoi bene"» (Mt 27, 39-43).

Gesù: «Mia discepola, abbi un grande amore per coloro che ti fanno sof­frire, fa del bene a coloro che ti odiano».

S. Faustina: «O mio Gesù, Tu sai quanta fatica occorre per trattare sinceramente e con semplicità con coloro dai quali la nostra natura rifugge, oppure con coloro che consapevolmente od an­che inconsapevolmente ci hanno fatto soffrire. Umanamente la cosa è impossibi­le. In quei momenti più che in altre circostanze, cerco di scoprire Gesù, in quella persona e per amore di Gesù faccio tutto per quelle persone».

O Amore purissimo, regna totalmente nel mio cuo­re e fammi amare ciò che supera la misura umana. Padre nostro.

Stazione XII - Gesù muore sulla croce.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Era verso mezzogiorno quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio (...) E Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani rimet­to lo spirito mio". Detto questo spirò » (Lc 23, 44-46). «Venuti, però, da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli trafisse il fianco con la lancia e su­bito ne uscì sangue ed acqua» (Gv 19, 33-34).

Gesù: «Tutto questo per la salvezza delle anime. Rifletti, figlia Mia, su quello che fai tu per la salvezza delle ani­me».

S. Faustina: «Vidi Gesù inchiodato sulla croce. Dopo che Gesù era rimasto appeso per un momento, vidi una schiera di anime crocifisse come Gesù. «E vidi una terza schiera di anime e una seconda schiera di anime. «La seconda schiera non era inchiodata sulla croce, ma quelle ani­me tenevano saldamente la croce in mano. «La terza schiera di anime invece non era né crocifissa né teneva la croce in mano, ma quelle anime tra­scinavano la croce dietro di sé ed e­rano insoddisfatte. «Allora Gesù mi disse:» «Vedi quelle anime, che sono simili a Me anche nella sofferenza e nel disprezzo: le stesse saranno simili a Me anche nella gloria. E quelle che assomigliano meno a Me nella sofferenza e nel disprezzo: le stesse assomiglieranno meno a Me anche nella gloria».

Gesù, Salvatore mio, nascondimi nel profondo del Tuo Cuore, perché rafforzata dalla Tua grazia pos­sa rendermi simile a Te nell'amore della Croce e possa partecipare alla Tua gloria. Padre nostro.

Stazione XIII - Gesù è deposto dalla croce.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

“Alla vista di ciò che era accaduto, il centurione glorificò Dio, dicendo: "Realmente quest'uomo era giusto!". “Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era ac­caduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. Tutti i conoscenti di Gesù assistevano da lontano” (Lc 23, 47-49).

Gesù: «L'anima che Mi è più cara è quel­la che crede fermamente nella Mia bontà ed ha piena fiducia in Me: le ricambio la Mia fiducia e le do tut­to quello che chiede».

S. Faustina: «Ricorro alla Tua misericordia, o Dio benigno, a Te che sei il solo buono. «Benché la mia miseria sia grande e le mie colpe numerose, confido nella Tua misericordia, perché sei il Dio della misericordia e da secoli non si è mai udito, né la terra né il cielo ricordano, che un'anima fiduciosa nella Tua misericordia sia rimasta delusa».

Gesù Misericordioso, aumenta ogni giorno in me la fiducia nella Tua misericordia, perché sempre e ovunque io possa testimoniare la Tua infinita bontà e amore. Padre nostro.

Stazione XIV - Gesù è deposto nel sepolcro.

Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo. Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

«Presero, dunque, il corpo di Gesù e lo avvolsero in bende, insieme con gli aromi, come usano fare i Giudei per la sepoltura. «Ora, nel luogo dove Gesù era stato crocifisso, c'era un giardino e nel giardino c'era un sepolcro nuovo, nel quale nessuno ancora era stato deposto. Là, dunque, a causa della Para­sceve dei Giudei, essendo il sepolcro vicino, deposero Gesù» (Gv 19, 40-42).

Gesù: «Ancora non sei nella patria, perciò và, fortificata dalla Mia grazia e combatti per il Mio regno nelle ani­me umane, combatti come figlia del Re e ricordati che i giorni dell'esi­lio passeranno presto e con essi la possibilità di acquistare meriti per il cielo. (...) Da te Mi aspetto un gran numero di anime, che glori­ficheranno la Mia misericordia per tutta l'eternità».

S. Faustina: «Ogni anima che m'hai affidata, o Gesù, cercherò di aiutarla con la preghiera e con il sacrificio, affinché la Tua grazia possa operare in essa. «O grande innamorato delle ani­me, o mio Gesù, Ti ringrazio per la grande fiducia, poiché Ti sei de­gnato di affidare queste anime alle nostre cure».

Fa', o Signore misericordioso, che nessuna delle anime che mi hai affidato perisca. Padre nostro.

Preghiera dopo la Via Crucis:

O mio Gesù, unica mia speranza, Ti ringra­zio per questo grande libro, che hai aperto da­vanti agli occhi della mia anima. Il grande libro è la Tua Passione affrontata per amor mio. Da questo libro ho imparato come amare Dio e le anime. In esso sono racchiusi (...) inesau­ribili tesori. O Gesù, quanto sono poche le anime che Ti comprendono nel Tuo martirio d'amore! (...) Felice l'anima che ha capito l'amore del Cuore di Gesù!

Alla fine: Padre nostro, Ave Maria, Gloria. (Secondo le intenzioni del Sommo Pontefice).
 

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